
Città Invisibili
Rendi visibile l’invisibile
Un progetto
artistico unico
Città Invisibili è un progetto artistico interdisciplinare e multimediale che, dal 1991, ha trasformato oltre sessanta città in tutto il mondo. Proiezioni, teli giganti, luci, musica, teatro, danza, scultura, pittura e molto altro si fondono in un’esperienza unica, ispirata all’omonimo romanzo di Italo Calvino e ideata da Pino Di Buduo.
Collaborazione con il territorio
Ogni edizione è una creazione completamente nuova, realizzata in collaborazione con artisti e associazioni locali – culturali, sportive, sociali e artigianali – insieme all’ensemble del Teatro Potlach, composto da attori, architetti, antropologi, scenografi e ricercatori.
Trasformazione degli spazi urbani
Il progetto si sviluppa lungo un percorso di 400-600 metri, trasformando spazi interni ed esterni – chiese, torri, cantine, piazze – con installazioni artistiche, video-proiezioni spettacolari e scenografie digitali e aeree. La luce naturale delle strade viene sostituita da un’illuminazione suggestiva, che trasforma muri, fontane e palazzi in palcoscenici viventi.
Una città tra memoria e appartenenza
Attraverso un’attenta analisi antropologica e una ricerca storica e culturale, l’evento restituisce una città inedita, frutto della memoria collettiva e del vissuto dei suoi abitanti. Gli spettatori diventano viaggiatori-esploratori, trasformandosi in "archeologi della memoria" che riscoprono, metro dopo metro, il cuore pulsante di un luogo.
Contaminazione artistica e stupore
La contaminazione di generi artistici – musica, teatro, danza, videoarte e installazioni – crea un’esperienza immersiva, capace di risvegliare un profondo senso di appartenenza e meraviglia, dando nuova vita agli spazi e alle emozioni della città.
La nostra Équipe
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Direttore Artistico
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Responsabile della gestione delle relazioni con le Amministrazioni
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Responsabile delle comunicazioni con le associazioni locali
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Responsabile Tecnico
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Responsabile installazioni Teli
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Responsabile organizzativa
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Responsabile Artisti
George Banu
La lettre des 50 ans
Pino Di Buduo organizza un percorso-tragitto dalla complessità poetica particolare. Ci si entra e, nella folla, ognuno può costituire il suo percorso. Mi fermo davanti ad una nicchia, dove un chitarrista della mia età suona da solo le melodie di Johnny Cash che mi ricordano la sua scoperta luminosa a Bucarest. Mezzo secolo fa anche! Da un’altra parte, non posso rimanere indifferente di fronte ad una sala dove delle famiglie di Holstebro si divertono come in uno scenario privato dove ragazzi – molto giovani! - cantano estratti del “Flauto magico” con una purezza nettamente superiore a quella ricercata da Peter Brook nella sua messa in scena. L’orchestra filarmonica della città che riunisce adolescenti e adulti suona avvolta di abeti ritti nel cuore dell’edificio e questo fa pensare ad un quadro metafisico di Caspar David Friedrich. Passiamo da una parte all’altra, da un età all’altra, ci confrontiamo alla diversità del mondo che esploriamo con meraviglia. Passeggiata al riparo di uno spettacolo che ci confida che ci sono ancora delle ragioni per sperare che, secondo l’adagio Dostoievskiano,
“la bellezza salverà il mondo”. E niente conferma di più questa convinzione che l’indimenticabile scoperta della sala centrale del Comune coperta da un’immensa tela bianca. Sposa la forma delle scrivanie, le cavità dei corridoi, paesaggio immaginario glaciale al cuore del quale, da qualche parte, in lontananza, intravediamo una giovane, molto giovane violoncellista che suona accanto ad un anziano soldato dalla gamba troncata, che, lui, fa risuonare una fisarmonica ludica. Mi sarebbe piaciuto che avreste potuto vedere questo concentrato del mondo dove la guerra e la pace si associano, dove gli strumenti dialogano, dove il dolore e la gioia si sposano su un fondo di bianchezza che indica allo stesso tempo purezza e lutto! Questa immagine mi accompagna nella notte della città e, da allora, la porto in me come il legs di questa festa.

"Un viaggio tra arte, memoria e luce: scopri la città mai vista prima."
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"Dove il passato incontra il presente, e le città si risvegliano a nuova vita."
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"Trasformare strade e piazze in palcoscenici viventi."
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"Un viaggio tra arte, memoria e luce: scopri la città mai vista prima." ~ "Dove il passato incontra il presente, e le città si risvegliano a nuova vita." ~ "Trasformare strade e piazze in palcoscenici viventi." ~

Pubblicazioni su Città Invisibili
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Pino Di Buduo, La scuola dello sguardo attraverso il progetto «Città Invisibili». Note del regista sulla drammaturgia degli spazi, in Annuario 2002. Accademia di Belle Arti di Venezia, a cura di Alberto Giorgio Cassani, Padova, Il Poligrafo, 2013, pp. 269-290, e in Teatro e parateatro come pratiche educative. Verso una pedagogia delle arti, a cura di Maria D'Ambrosio, Napoli, Liguori Editore, 2013, pp. 155-167.
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Pino Di Buduo, «Città invisibili» a Londrina. Sopralluoghi e rappresentazioni, in Teatri, luoghi, città, a cura di Raimondo Guarino, Roma, Officina Edizioni, 2008, pp. 87-106.
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Pino Di Buduo, Raimondo Guarino, Conversazione sul progetto «Città invisibili», a cura di Carla Di Donato, in Teatri, luoghi, città, a cura di Raimondo Guarino, Roma, Officina Edizioni, 2008, pp. 107-120.
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Kyle Gillette, The Invisible City. Travel, Attention, and Performance, London and New York, Routledge, 2020.
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Vincenzo Sansone, Scheda critica. Teatro Potlach. Città Invisibili, in Monteverdi A. M., Leggere uno spettacolo multimediale, Roma, Dino Audino, 2020, pp. 138-139.
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Alessandro Izzi, La certezza del ritorno. Viaggio tra le Città invisibili del Teatro Potlach, Viareggio, Giovane Holden Edizioni, 2018.
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Vincenzo Sansone, Los proyectos de sitio específico del Teatro Potlach: la ciudad como escenografía y como dramaturgia/ The Site-Specific Projects of Teatro Potlach: The City as Set Design and Dramaturgy, in Estudis Escènics, n. 44, 2019, Barcelona: Institut del Teatre. ISSN: 2385-362X. Il saggio, in doppia lingua spagnolo-inglese, è disponibile al seguente indirizzo: Estudis Escènics.
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Vincenzo Sansone, Città Invisibili of Teatro Potlach: A Journey to Rediscover Our Cultural Heritage, DOI: 10.4018/978-1-5225-0680-5.ch020, SCOPUS: 2-s2.0-85013103873, in Ippolito A.; Cigola M. (eds.), Handbook of Research on Emerging Technologies for Digital Preservation and Information Modeling, 2016, pp. 536-562, Hershey: IGI Global. ISBN: 1522506802, DOI: 10.4018/978-1-5225-0680-5.
Città Invisibili nel Mondo
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