LA DOLCE VIta
OMAGGIO A FELLINI
realizzato in collaborazione con:
Aesop Studio
Iuvenis Danza
Specchi Sonori
Attraverso un linguaggio che intreccia teatro, danza e videoproiezioni immersive, quattro attori abitano un universo onirico dove figure archetipiche, sogni, desideri e memorie collettive prendono forma su un palcoscenico che oscilla continuamente tra realtà e visione.
La Roma mondana degli anni ’50 e ’60 — con le sue notti scintillanti, i suoi miti e i suoi fantasmi — diventa lo sfondo di un collage poetico in cui trovano spazio immagini e suggestioni tratte da vari film del maestro riminese, reinterpretate in chiave contemporanea.
Lo spettacolo invita lo spettatore a porsi una domanda ancora attuale:
La dolce vita è uno spettacolo
multidisciplinare originale
che trae spunto dall’immaginario cinematografico di Federico Fellini, icona mondiale della creatività italiana.
La dolce vita
esiste ancora
O è rimasto soltanto il sogno, la memoria di una vitalità creativa irripetibile?
DURATA
60 minuti
GENERE
Teatro contemporaneo, danza, video-teatro
REGIA & DRAMMATURGIA
Pino Di Buduo
?
Un viaggio sensoriale
e poetico nel cuore
dell’immaginazione
dove i personaggi appaiono e scompaiono come in un sogno cinematografico, accompagnando il pubblico in una dimensione sospesa, intima e universale.
Forse la dolce vita
non esiste più.
O forse sopravvive nei gesti degli artisti che continuano a cercarla, a reinventarla, a donarla al pubblico.
Ciò che resta, alla fine, è l’arte.
È il fare insieme.
È il fare insieme.
“Il film di cui ci illudevamo di essere solo spettatori, è la storia della nostra vita.”
Immergersi nell’opera di Fellini significa tuffarsi nella nostra stessa interiorità: nei desideri, nelle paure, nelle fantasie che abitano la condizione umana.
In questo processo creativo collettivo abbiamo cercato il cuore pulsante della “dolce vita”: non solo come mito cinematografico, ma come metafora dell’arte, della ricerca dell’identità, del sogno come motore esistenziale.
Abbiamo formato una squadra in cui ogni elemento — attori, immagini, musica, scenografia, spazio, corpo — dialoga con gli altri, nutrendosi reciprocamente. È così che abbiamo affrontato temi come l’eros, la fragilità, la morte, l’isteria creativa, la festa e la caduta, la nostalgia e l’abbandono.
Pino Di Buduo _ Note di Regia
REGIA & DRAMMATURGIA
Pino Di Buduo
SCENOGRAFIA LUCI & VIDEO
Stefano Di Buduo
COREOGRAFIE & MOVIMENTI SCENICI
Greta Bragantini
CON
Marcus Acauan
Zsofia Gulyas
Nathalie Mentha
Irene Rossi
COSTUMI & FIGURE
Marianna De Leoni
TECNICO DI SCENA
Hector Gustavo Riondet
CON IL CONTRIBUTO DEL
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nell’ambito del Bando “Vivere all’italiana sul palcoscenico”
Parlare di sogni è
come Parlare di film,
poiché il cinema usa il linguaggio dei sogni; gli anni possono passare in un secondo e puoi saltare da un posto all’altro.
È UN LINGUAGGIO FATTO DI IMMAGINI.
E nel vero cinema ogni oggetto e ogni luce significa qualcosa, come in un sogno.
_ Federico Fellini